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"BLADE RUNNER MOOD"
Ne ho viste di cose
che neanche Roy Batty.
E quindi vi dico:
lasciate perdere le stronzate.
Vivete sul serio.
E fissate gli istanti.
Prima che si disperdano.
Nei canali di scolo
e nelle fogne del tempo.
Come ogni giorno.
La merda fumante
scaricata al mattino
giù nel fondo di un cesso.
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"NIGHT TRIPPING"
Lasciate a noi la notte.
Lasciatela ai perduti.
A chi conserva ancora,
nel suo DNA,
i germi luminosi dell’ebbrezza,
dei sogni incandescenti
e della liquida follia.
Lasciateci impregnare del suo odore,
spolparne il suo midollo.
Lasciateci scavarne le sue strade,
ed assuefarci alle sue storie.
Lasciateci travolgere dai suoni,
abbandonarci alle sue luci.
Carezzare le sue trame
e farne, ancora, calda preda.
Lasciateci addentrare
verso un’altra direzione.
Come angeli in esilio.
Come pazzi.
O vagabondi dionisiaci.
Danzanti nella notte.
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"DIRTRAIN"
La mia epoca è un treno.
Uno sporco, lurido treno
che corre deciso
verso un folle deragliamento.
Mostro cinetico
fuori controllo.
Sospeso ghignando.
Sul delirio dei nostri giorni.
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"CHROMATIC DADA"
Nelle strade gocciolanti di Bruxelles
i colori si alternavano
tra vortici e spirali.
Come formule ancestrali mai mutate,
ci aiutavano a evocare
i manifesti di Tzara
e il fermento zurighese
negli show del Cabaret Voltaire.
Dada non ha senso.
E l’Arte non ha senso.
Dapprima fu Duchamp.
E poi fu ancora tempo.
Di nuovi orinatoi mostrati al mondo.
Nell’iconico splendore
di una patina dorata.
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"SHADES OF HUMANS"
50 sfumature di emozione
a connotare l'anima.
Per poi, nella natura umana,
danzare sempre in cerchio,
come un quadro di Matisse,
intorno a coppie solite.
Dolore e gioia.
Il bene e il male.
Amore e odio.
O la tua noia.
Mischiata con la mia.